OG Kush

OG Kush è sinonimo di qualità, perchè è la varietà di marijuana più consumata negli Stati Uniti, è stata vista nei film, hanno scritto canzoni su di essa ed è all'origine di molti degli ibridi più famosi di oggi. Se ti stai chiedendo perché questa pianta sia così richiesta, continua a leggere e lo scoprirai ...

Com'è la OG Kush femminilizzata?

La sua fama non è casuale, è una reputazione che si è guadagnata negli anni, essendo una genetica che soddisfa molte delle qualità che ogni consumatore di cannabis cerca: gusto, effetto, produzione di resina e facile coltivazione.

Morfologicamente è molto speciale, forma una struttura che sembra sativa, ma con foglie indiche, cioè foglie larghe ma in rami di grande distanza internodale, abbastanza modellabili.

Al momento è raro trovare una banca di semi che non offra nel suo catalogo semi di marijuana di OG Kush in un formato o nell'altro, puri o misti......possibile che ci sia un motivo se ciò accade, non credi?

Qual'è la genetica della OG Kush?

Proviene dalla Chemdog, che nei suoi geni contiene una potente sativa equatoriale come la Lemon Thai, mescolata con una grande indica, la Old Paki Kush del Pakistan. Ci sono diverse teorie su come sia nata la OG Kush, è una storia molto complessa che pochi conoscono con certezza, ma c'è abbastanza unanimità rispetto ai suoi antenati thailandesi e pakistani.

Una cosa è chiara: è un lignaggio da campione, geni di qualità che trasferiscono alla prole quelle stesse qualità che le hanno dato fama mondiale. Tra i discendenti della OG Kush, spiccano nomi quali Girl Scout Cookies, ma ci sono centinaia di piante oggi che provengono da questo albero genealogico.

Come si coltiva la OG Kush in indoor?

Grazie alla sua struttura, si comporta egregiamente utilizzando la tecnica "SCROG", con poche piante molto potate riuscirete a riempire tutto lo spazio di coltivazione in poco tempo. Possiamo mettere 4 piante in vasi da 20 o 25 litri per mq, potando dal quarto nodo fino a quando non sarà necessario.

Man mano che crescono i rami più lunghi al centro, possiamo potarli in attesa che la ramificazione del perimetro raggiunga i lati della maglia. "Cuciamo" la rete con i rami finché non vediamo che coprono l'intero spazio di crescita, quindi cambieremo il fotoperiodo a modalità fioritura.

La OG Kush di PEV Seeds accetta dosi medio / alte di fertilizzanti, specialmente in piena fioritura, quando ha bisogno di abbastanza Fosforo e Potassio per formare le cime dense che crea.

Come si coltiva in outdoor la OG Kush di PEV Seeds?

Nella coltivazione in outdoor consigliamo di potare la OG Kush, per sfruttarne al massimo la resa. È possibile far germogliare in piena primavera, ma si consiglia di non metterla nel vaso definitivo fino a metà estate. Nel frattempo, vanno effettuati i trapianti necessari e dal quarto o quinto nodo si può iniziare la potatura, per favorire la ramificazione e la crescita laterale.

Se hai intenzione di piantarla in terra madre, è preferibile coltivare la OG Kush femminilizzata in vasi da 3, 5 o 10 litri, in modo che formi una buona zolla radicale prima di spostarla su un terreno compatto. In questo caso, non è necessario attendere la metà dell'estate per effettuare il trapianto definitivo, se vogliamo che diventi molto grande è necessario sfruttare le giornate con più ore di sole e che ci sia abbondante substrato. Alcune delle piante di cannabis outdoor più produttive che abbiamo visto sono delle OG Kush piantate nel nord della California.

Qual è il tempo di fioritura della OG Kush?

Nella coltivazione in indoor ci vogliono dalle 8 alle 9 settimane per farla fiorire correttamente. Come accade a molti altri ibridi, se la si taglia molto presto l'effetto è più cerebrale che se la si taglia quando completamente matura, ovvero, il potere della pianta viene distribuito sia a livello fisico che psicoattivo.

In outdoor si raccoglie a metà ottobre nell'emisfero settentrionale e a metà aprile nell'emisfero meridionale. Tieni presente che la OG Kush di PEV da origine a cime di estrema durezza, cosa davvero molto positiva, ma ha anche i suoi svantaggi, perché se si bagnano è molto probabile che si sviluppino dei funghi.

Quanto produce la OG Kush femminilizzata?

Le cime della OG non sono molto voluminose, durante la coltivazione può sembrare che non produrrà molto, ma la densità e la durezza che raggiungono è al livello di pochissime varietà in commercio. Nella coltivazione in indoor può superare i 500 grammi per metro quadrato, mentre in outdoor una sola pianta, ben coltivata e con molta luce e nutrimento, può darti più di 1 chilo di fiori secchi.

Straordinaria poi la produzione di resina, anch'essa di alta qualità, motivo per cui è fra le preferite da molti amanti delle estrazioni di cannabis.

L'esemplare cui abbiamo accennato prima era la pianta di maggiore produzione che abbiamo mai visto, ha prodotto più di 3 chili a secco. Per ottenere questo risultato, deve essere messa presto in terra madre, con una miscela di substrato ricco di sostanze nutritive e ben equilibrato, oltre ad avere il massimo numero di ore di sole.

Che sapore ha la OG Kush?

È una miscela complessa ma squisita, forse dominata dal lato citrico acidulo, ma mescolata a sfumature chimiche e note speziate. È uno dei sapori più intensi che possa incontrare nelle piante di cannabis, il suo fumo ha un molta pienezza in bocca, e lascia un retrogusto che fa venire l'acquolina in bocca.

Per molti fumatori questo è il loro sapore preferito e ciò non sorprende, nelle estrazioni concentra così tanto limonene che il suo aroma fa collassare il naso.

Quali sono gli effetti della OG Kush femminilizzata?

L'effetto della OG Kush è potente e di alta qualità. Se tagliata al giusto momento di maturazione, provoca uno sballo molto stimolante, con elevata psicoattività, ma molto piacevole e motivante, insieme ad un rilassamento muscolare molto apprezzato a livello medicinale.

Molti utenti per uso terapeutico usano la varietà OG Kush per trattare disturbi di molti tipi, che vanno dalla tensione muscolare, al dolore, all'ansia o alla depressione.

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