La mia esperienza di coltivazione in indoor con i LED

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La tecnologia di illuminazione a LED nella mia coltivazione di marijuana in indoor
La tecnologia di illuminazione a LED nella mia coltivazione di marijuana in indoor

 

 

Caro Cannalover! Oggi ti parlerò della mia esperienza di utilizzo della tecnologia di illuminazione a LED nella mia coltivazione di marijuana in indoor.

Innanzitutto, devo precisare che ho iniziato ad utilizzare i LED alcuni anni fa, e ho sperimentato diversi modelli di LED nel mio armadio di coltivazione, assistendo anche ai progressi tecnologici che i marchi commerciali hanno gradualmente incorporato nei loro cataloghi.

 

 

Perché ho scelto le lampade a LED ?

 

 

Soprattutto per ridurre al minimo i costi della bolletta della luce, in quanto si tratta di una modalità molto più ecologica per illuminare la tua coltivazione, e soprattutto perché dissipa pochissima energia sotto forma di calore, evitando la maggior parte della perdita d’acqua per traspirazione, oltre a permettere un risparmio sul consumo di elettricità impiegata per il condizionamento climatico della coltivazione, cosa che comporta anche un grande risparmio collaterale di acqua e fertilizzanti.

A tale proposito, le lampade a LED per la coltivazione indoor si sono evolute molto negli ultimi anni; i primi pannelli erano molto pesanti, avevano sistemi di ventilazione molto rumorosi e consumavano molti più watt.

Al giorno d’oggi si possono acquistare tantissimi tipi diversi di pannelli a LED ad un prezzo più che abbordabile, anche se vi parlerò nello specifico di quelli che, per me, si sono rivelati essere i migliori e mi hanno dato i risultati migliori in assoluto, come il Phytoled GX400 con uno spettro per il ciclo completo, sia per la fase di crescita che per la fase di fioritura.

 

Nello specifico con questa attrezzatura ho ottenuto un’illuminazione più che sufficiente per avere una buona produzione (circa 450 gr) in uno spazio di coltivazione di 1.20m x 1.20m, poiché la sua potenza di 265W è equivalente a quella di un HPS da 600W. Tutto ciò a partire da un seme di marijuana a fioritura rapida, come ad esempio la genetica Northern Light Auto di PEV Bank Seeds.

Un’altra forma meno sofisticata di coltivazione con i LED è quella dei pannelli LED COB, ideali per le monocolture in spazi molto ristretti, che non richiedono grandi investimenti in impianti di climatizzazione, irrigazione o sistemi antiodore.

Ovviamente la resa in gr. di cime per m2 che otterrai non sarà la stessa che si può ottenere con un Phytoled, ma possiamo anticiparvi che è comunque più che soddisfacente.

Ogni bulbo del pannello fornisce luce ad una singola pianta, cosa che permette il controllo assoluto della sua illuminazione, che è possibile variare modificando la posizione del pannello e della pianta. Non aver paura di avvicinare il LED alla pianta, più vicino è meglio è, ma assicurati che la luce vada a coprire l’intera superficie della pianta

 

 

Pannelli LED COB Agrolite

 

Pannelli LED COB Agrolite...

Pannelli LED COB Agrolite per coltivazione di piante di marijuana in indoor

Caratteristiche:
Led CREE CXB3590 COB 2X100
-Potenza: 200W di potenza regolabile.
-50/60 Hz
-Spettro: 3500k
-Spazio di coltivazione consigliato: 120x60cm.
Led CREE CXB3590 COB 120
-Potenza: 72w.
-50/60 Hz
-Spettro: 3500k
-Spazio di coltivazione consigliato: 60x60cm.

Maggiori informazioni qui
Pannelli LED COB Agrolite

 

 

 

Pannelli LED COB Agrolite

 

Si tratta di pannelli da 72 W per una coltivazione di 60 x 60 cm: massimizzeremo la resa collocando una singola pianta per ciascun bulbo del pannello, e nonostante un consumo di soli 72 W circa / pianta, otterremo delle bellissime cime piene di tricomi. Puoi aumentare il numero di piante per singolo pannello da 72 W, ma così facendo diluirai i lumen che andranno a raggiungere ciascuna pianta, man mano che queste crescono in altezza e in massa.

AK 47 Autofiorente di PEV Bank Seeds, con tantissima resina e cime dure come pietre
AK 47 Autofiorente di PEV Bank Seeds, con tantissima resina e cime dure come pietre

 

Ti dico, le persone di grande esperienza sanno molto più di quelle la cui esperienza sia certificata da un titolo, per questo motivo posso affermare con certezza che utilizzando i LED per la coltivazione, ho capito che il vaso perfetto da utilizzare è il Texpot (vaso geotessile), e poiché i LED non fanno aumentare la temperatura quasi per niente, è molto meglio usare vasi che possano diffondere più facilmente l’acqua dell’irrigazione.

Inoltre, nei vasi texpot, le radici godono di un’aerazione molto più efficiente, grazie al tessuto poroso del vaso, consentendo una crescita dritta e proporzionata delle radici e favorendo uno sviluppo della pianta completo, forte e vigoroso.

 

Nei vasi texpot, le radici sono aerate molto meglio
Nei vasi texpot, le radici sono aerate molto meglio

 

In inverno, se coltivi con i LED, poiché non emanano calore potresti dovere alzare un pò la temperatura della tua area di coltivazione. Io ho usato un paio di cavi riscaldanti e ho risolto il problema. Se hai bisogno di aumentare ancor di più la temperatura, puoi sempre mettere una stufetta o un condizionatore, se proprio vuoi essere pignolo.

 

 

 
Semi USA
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E la produzione?

 

Ho sempre utilizzato LED da relativamente pochi watt, ma sempre di buona qualità, e sono spesso riuscito a superare la soglia del grammo / watt, soprattutto con i semi di cannabis sativa Purple Haze, che mai avrei immaginato potessero essere coltivati ​​in indoor con delle lampade a LED.

 

Purple Haze coltivata con pannelli LED COB
Purple Haze coltivata con pannelli LED COB

 

Se parliamo di fertilizzanti… Molti coltivatori temono che, poiché le lampade a LED emettono poco calore, l’irrigazione non sia necessaria così frequentemente, e che quindi ci siano meno possibilità di nutrimento per le piante.

Credo che, in generale, si debba concimare solo quando ce n’è realmente bisogno, cioè quando la pianta non presenta abbastanza nutrienti nel substrato; Se coltiviamo sotto luci LED, non preoccuparti della frequenza di alimentazione delle tue bambine, per quella che è la mia esperienza non è necessario usare troppo fertilizzante, il sapore dell’erba sarà se possibile, ancor più delizioso, anche se non abbiamo fornito grosse quantità di nutrienti.

Un altro problema è: di quante settimane di fioritura in più abbiamo bisogno se coltiviamo con i LED? La risposta è 1 o 2 settimane in più, ma in tutta onestà, vale assolutamente la pena aspettare. Guardando ai risultati finali (cime dure, pesanti e compatte, incredibile produzione di resina), e tenendo conto del risparmio di luce, fertilizzanti, oltre alla probabilità molto inferiore che qualche parassita uccida la coltivazione, penso che ci sia davvero poco altro da aggiungere.

Inoltre non avrai nessun problema di punte delle piante bruciate, se queste si trovano ad essere molto vicine al pannello LED. Ho avuto piante con la punta apicale a diretto contatto con il pannello LED COB senza che succedesse nulla. Credo che coltivare sotto LED sia, in generale, una scelta assolutamente geniale.

Ecco un esempio di coltivazione sotto lampade a LED singole, in indoor, in un angolo riparato della mia casa:

 

Coltivazione con lampade a LED singole
Coltivazione con lampade a LED singole

 

E, a proposito di resina, ecco una Somango (Soma Seeds) coltivata sotto LED:

 

Somango coltivata sotto LED
Somango coltivata sotto LED

 

 

In PEV Grow siamo sempre in prima linea per quanto riguarda le migliori attrezzature per la tua coltivazione indoor. Per questo motivo desideriamo che tu non abbia nessun dubbio nella scelta dell’illuminazione e, naturalmente, il nostro team tecnico ti assisterà nel miglior modo possibile, sia nella scelta del LED più adatto alla crescita delle tue piante, sia che tu intenda utilizzare un qualsiasi altro tipo di tecnologia di illuminazione.

Sentiti libero di condividere le tue esperienze di coltivazione con i LED.

Ci vediamo al prossimo post?

A presto!

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Alan Martínez Benito
Alan Martínez Benito
CEO di Pev Grow, coltivatore esperto con più di 20 anni di esperienza. Continua a battersi senza sosta per la regolamentazione del settore della cannabis, particolarmente in campo medico.
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