13-07-2020 09:00:07 - Aggiornato: 13 July, 2020
Molti clienti ci chiedono la differenza tra semi di cannabis femminizzati e autofiorenti. Solo 15 anni fa, i grow shop vendevano solo semi normali. Tuttavia, attualmente esistono molti tipi diversi di semi, tra i quali spiccano quelli femminizzati e automatici.
🎬 Principali differenze tra femminizzata e autofiorente
Le principali differenze tra varietà di marijuana femminizzate e autofiorenti si possono riassumere in 3 punti: morfologiche, invisibili e coltivate:
Morfologico
- Dimensione
- Produzione
- Forma delle foglie
- Rapporto calice/foglia
- Densità dei fiori
- Potatura
- Quantità di resina
Non visibile
- Gene autofiorente
- Resistenza allo stress
- Potenza
- Quantità di terpeni e flavonoidi
Di coltivato
- Diversi fotoperiodi indoor
- Quantità di colture all’aperto
- Capacità di riproduzione asessuata nelle femmine femminizzate
- Possibilità di mantenere piante madri femminizzate
- Dieta diversa
- Maggiore vigore ibrido nelle piante autofiorenti
In generale differiscono parecchio, ma ci sono formati di semi che possono essere al 100% femminili e a fioritura automatica, cioè sia femminizzati che autofiorenti, ma questi punti diversi tra l’uno e l’altro sono importanti. Vuoi che li esaminiamo più attentamente? Quindi non smettere di leggere…😜
🎯 Differenze morfologiche tra varietà femminizzate e autofiorenti
Quelle femminizzate, come quelle fotoperiodiche in generale, crescono molto di più delle autofiorenti. Questo perché le autofiorenti iniziano a fiorire prima.
Quelle femminizzate possono formare diversi tipi di foglie, a seconda della loro percentuale di indica o sativa, può essere più larga o stretta, con più o meno fogliame. Tuttavia i ceppi automatici di solito formano la tipica foglia delle ruderalis, con 5 o 7 folioli e di media larghezza normalmente.
Il rapporto calice/foglia delle varietà femminizzate è molto più interessante di quello delle varietà autofiorenti come regola generale. Le autofiorenti producono più foglie e le cime hanno bisogno di più lavoro durante il raccolto.
La densità delle cime è solitamente molto più alta nelle varietà femminizzate rispetto alle autofiorenti, specialmente nelle varietà indica femminizzate.
Le femminizzate possono essere potate e modellate quanto vuoi, ma le autofiorenti con un ciclo vegetativo così breve non hanno interesse a potarle e quasi non possono essere modellate.
La genetica femminile al 100% produce più resina rispetto alle varietà a fioritura automatica.
🔥 Differenze non visibili tra autofiorenti e femminizzate
La più grande differenza tra questi due tipi di cannabis non può essere vista ad occhio nudo. Le femminizzate, come tutte le fotoperiodiche, accumulano una proteina durante il periodo notturno che regola il ciclo per sapere quando crescere e quando fiorire. Le autofiorenti sono prive di questa proteina, invece hanno una sorta di orologio vitale che indica loro il momento in cui iniziano a fiorire, normalmente circa 3 settimane dopo la germinazione.
I femminizzati sono più soggetti allo stress, questo perché questi semi provengono da piante sottoposte a stress per invertire il loro sesso. Le autofiorenti sono molto resistenti allo stress, in particolare allo stress leggero, che non le influenza affatto.
Le femminizzate contengono normalmente livelli più elevati di cannabinoidi, anche se negli ultimi anni le auto sono notevolmente migliorate in questo senso. Attualmente abbiamo piante automatiche con livelli di THC superiori al 20%, ma in generale sono ancora al di sotto di quelle femminizzate.
Il contenuto di terpeni e flavonoidi delle femminizzate è anche molto superiore a quello delle autofiorenti, anche se è anche vero che a poco a poco inizia ad eguagliare.
📱 Differenze di coltivazione tra femminizzate e autofiorenti
Nella coltivazione indoor, è necessario modificare il fotoperiodo da 18 ore a 12 ore di luce diurna in modo che le varietà femminizzate inizino a fiorire. Le autofiorenti possono avere lo stesso fotoperiodo di luce per tutto il raccolto, non importa fino a 12 ore, 18, 20 o anche di più.
Nella coltivazione all’aperto, le varietà femminizzate hanno un’unica stagione di crescita, nell’emisfero settentrionale da marzo a ottobre circa. Con le varietà automatiche puoi coltivare diversi raccolti all’anno all’aperto, poiché i raccolti non si basano sulle ore diurne circa 3 mesi dopo la germinazione, indipendentemente dalla stagione.
Le femminizzate possono essere coltivate da talee, tuttavia le autofiorenti possono essere coltivate solo da seme.
Le piante madri di quelle femminizzate possono essere salvate ma non di quelle autofiorenti. Questo perché la fem. Possono essere tenuti in crescita vegetativa a 18 ore di luce per tutto il tempo che vogliamo, ma non quelli automatici, poiché fioriscono anche a 18 ore.
Le autofiorenti tollerano l’iperfertilizzazione meglio di quelle femminizzate, con la fem dipende dalla varietà, alcune mangiano di più e altre di meno. Al contrario, le autofiorenti tendono a mangiarne molte e, naturalmente, resistono meglio ai nutrienti in eccesso.
Le piante a fioritura automatica godono di un vigore ibrido maggiore rispetto alla maggior parte di quelle femminizzate. Questo perché le auto sono un incrocio tra la sottospecie ruderalis e sativa o indica, che sono sottospecie diverse, e più sono distanti, maggiore è il vigore dell’ibrido.
👾 Conclusione
Sentiamo spesso dire che le femminizzate o le fotoperiodiche sono migliori delle autofiorenti, e questo non è del tutto vero. Come abbiamo visto in precedenza, ognuno è il migliore per ogni situazione, quindi non si può dire che uno sia migliore dell’altro in generale. Se l’articolo ti è piaciuto, considera di condividerlo sui social network, è il modo migliore per raggiungere più persone, ti ringraziamo in anticipo.🤜😜