27-09-2019 10:00:40 - Aggiornato: 27 September, 2019
Sentiamo sempre più spesso parlare della decarbossilazione dell’erba, soprattutto da quando la marijuana medica ha iniziato a diffondersi, e pensiamo perché la decarbossilazione della cannabis è così importante? Andiamo per parti, prima di tutto bisogna conoscere questo processo per capirne l’importanza 👉 Ma prima lasciate che vi ricordi che nel nostro grow shop online abbiamo il Magico Burro Decarb, lo strumento necessario per eseguire questo processo nel modo più semplice
🚀 Cos’è la decarbossilazione?
La cannabis grezza non è psicoattiva, questo perché il THC in questo caso è nella sua forma acida, e per diventare attiva e guadagnare psicoattività ha bisogno di calore una volta essiccata. Si può dire che la decarbossilazione è la reazione che si verifica nella marijuana quando i suoi cannabinoidi sono attivati dall’applicazione di calore. E cosa succede esattamente nella reazione di decarbossilazione?
Il THCA decarbossilato diventa THC, il composto responsabile dell’effetto cerebrale e stimolante della marijuana. Quando fumiamo o vaporizziamo la cannabis viene automaticamente decarbossilata con lo stesso calore della combustione dell’articolazione, o quello prodotto dal vaporizzatore. Allora perché decarbossilare l’erba? 🤔
Beh, perché non sempre la fumiamo o la vaporizziamo, giusto? Per esempio, quando la mangiamo in un Brownie alla marijuana o in qualsiasi altra ricetta di cannabis, in quei casi dobbiamo sempre decarbossilare la marijuana prima di cucinarla, in modo che i nostri alimenti abbiano il potere psicoattivo desiderato.
🧐 Come si fa a decarbossilare la cannabis?
La prima cosa che dobbiamo fare è schiacciare la marijuana in piccoli pezzi con l’aiuto di un macinino o simili. Questo viene fatto in modo che il calore sia distribuito in modo uniforme e influisca su tutte le parti in modo uguale.
La decarbossilazione ha bisogno di temperatura e di tempo, cioè di una certa quantità di calore per un certo tempo. Non esiste un’unica ricetta per la decarbossilazione, ma consigliamo sempre di utilizzare la temperatura minima per preservare il massimo di terpeni e cannabinoidi. Quanto dura la decarbossilazione?🤨
🔥 Decarbossilazione della marijuana in forno
Per noi il modo migliore per decarbossilare l’erba è in forno, per 45 o 50 minuti ad una temperatura di 105ºC, ma si può fare anche più velocemente, in soli 30 minuti, alzando la temperatura a 120ºC al massimo. Al di sopra di questi gradi alcuni terpeni iniziano a volatilizzarsi, quindi non si consiglia di andare al di sopra dei 120ºC. Vi spiegherò come faremo in 6 semplici passi:
- Tiriamo fuori un vassoio e mettiamo un foglio di carta da forno
- Ci distribuiamo sopra la marijuana tritata in modo da lasciare uno strato sottile il più omogeneo possibile
- Preriscaldiamo il forno a 105ºC
- Quando ha raggiunto quella temperatura, mettiamo il vassoio che abbiamo preparato in precedenza con il trito di cannabis
- Aspettiamo dai 45 ai 50 minuti
- Tiriamo fuori la nostra erba attivata
Vedrete che la cannabis è passata da un verde brillante a un marrone opaco, è normale, questo è uno dei cambiamenti visivi che si verificano con il processo di decarbossilazione della cannabis, ma i grandi cambiamenti non sono visibili ad occhio nudo, come potete immaginare.
➕ Altri metodi di decarbossilazione
Ci sono persone che preferiscono altri modi per attivare la marijuana, sia per comodità, velocità, o perché non hanno un forno. Di seguito daremo un’occhiata ad altri metodi di decarbossilazione.
Decarbossilazione a microonde
Per alcuni utenti questo è il metodo migliore, probabilmente per la sua velocità, anche se molti pensano che le microonde degradino i terpeni e i cannabinoidi. È possibile che una parte di questi composti vada perduta, ma è chiaro che dopo la decarbossilazione nel microonde si conserva ancora una parte di queste molecole così apprezzate, perché le si può annusare e sentire.
Ma non è male questo sistema, perché ci sono meno possibilità di bruciare l’erba rispetto al forno, ed è molto più veloce, vediamo come si fa.
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- Maciniamo la marijuana
- La mettiamo sparsa su un piatto
- Mettiamo il piatto con la cannabis tritata nel microonde
- Riscaldiamo per 3 minuti a metà potenza.
- Togliamo la nostra cannabis attivata.
Decarbossilazione a bagnomaria
Questo metodo è meno usato, ma ci sono persone che lo usano. Per decarbossilare l’erba dobbiamo confezionarla sottovuoto e “cuocerla” per un’ora, lo spiego meglio in 5 passi:
- Rompiamo la marijuana senza schiacciarla, in questo caso deve essere in pezzi più grandi rispetto ai metodi precedenti.
- Mettete la cannabis in una busta e sigillatela con l’aiuto di una confezionatrice sottovuoto.
- Mettete l’acqua a bollire in una pentola.
- Quando inizia a bollire, abbassate un pò il fuoco in modo che sia di circa 95ºC (temperatura massima senza ebollizione). Mettete il sacchetto nella pentola.
- Aspetta un’ora e avrai la tua erba attivata.
Decarbox di Magical Butter
Il marchio Magical Butter ha lanciato un dispositivo che serve a ottimizzare il processo di decarbossilazione. Si tratta di un contenitore simile ad un tupperware, che contiene un termometro per controllare l’esatta temperatura che si concentra all’interno di questo contenitore.
La cannabis schiacciata viene posta all’interno, chiusa ermeticamente e, una volta preriscaldato, il forno viene posto sulla teglia centrale. Il termometro è dotato di un cavo per poterlo posizionare all’esterno del forno, in modo da non doverlo aprire per controllare la temperatura.
Con il Decarbox di Magical Butter la temperatura viene mantenuta più stabile, una volta trascorso il tempo necessario per la reazione, estraiamo dal Decarbox e aspettiamo che si raffreddi completamente prima di aprirlo.
⭐ Decarbossilazione dopo le estrazioni
Sempre più persone usano le estrazioni per “vestire” le loro ricette preferite, ma alcune persone non decarbossilano il loro hashish o BHO prima di cucinare, il che a volte non permette di ottenere i risultati desiderati.
Come si decarbossilano Kief, Hash o altri concentrati?
Alcuni clienti ci hanno contattato ponendoci la domanda: bisogna decarbossilare l’hashish o il kief per renderlo commestibile? La risposta è sì, finché si vuole sballarsi, la psicoattività si ottiene con la decarbossilazione.
Si fa come con l’erba, ma per decarbossilare l’hashish si consiglia di farlo in forno a 110ºC per 45 minuti.
✅ Decarbossilazione CBD
Il CBDA ha bisogno di più tempo alla stessa temperatura del THCA per diventare CBD, così come si degrada ad una temperatura più elevata. In questo caso, se vogliamo decarbossilare alla temperatura minima, circa 105ºC, dovremo mantenere il calore per un’ora.
Se vogliamo accelerare il processo, possiamo aumentare la temperatura a 120ºC e in 45 o 50 minuti sarà pronta.
Mangiare erba decarbossilata
Sono sicuro che ci sono persone che leggendo questo articolo staranno pensando… Quante volte ho mangiato prodotti commestibili senza fare la decarbossilazione? Sì, è successo a tutti noi, che prima pensavamo che bastasse aggiungere un pò di marijuana o di hashish alle ricette dei nostri edibili perchè fossero psicoattivi, beh no, è venuto fuori che mangiarla non è la stessa cosa di quando stiamo per fumarla o vaporizzarla, in questo caso per ottenere l’effetto di sballo bisogna sempre fare il processo di decarbossilazione.
Ma non tutti cucinano con la cannabis per sballarsi, molte persone hanno bisogno di cannabinoidi per curare malattie o disturbi, e in questo caso anche il THCA, il CBDA, e altri componenti nella sua forma acida, hanno molte proprietà medicinali, quindi non hanno bisogno di decarbossilazione.
🎯 Consigli per la decarbossilazione
Se si vuole evitare di perdere alcuni dei terpeni che si volatilizzano durante questo processo, c’è un trucco che funziona molto bene, soprattutto con le estrazioni. Si tratta di avvolgere la marijuana in un foglio di alluminio, come in una busta sigillata ma in questo tipo di carta, e metterla in forno così per il tempo stimato. Dopo di che tiriamo fuori l’involucro, ma non lo apriamo finché non si è raffreddato. In questo modo i vapori vengono riassorbiti di nuovo nella yerba. I concentrati vanno messi in un contenitore di vetro o pyrex o di vetro in grado di resistere alla temperatura, e avvolgere questo contenitore con il foglio di alluminio.
Se dobbiamo cucinare ricette che hanno già un ottimo sapore come una torta, un brownie o simili, non dobbiamo preoccuparci troppo di mantenere il massimo di terpeni, dato che il gusto qui fa da base. In questi casi è sufficiente mantenere il massimo di cannabinoidi.
Conoscete qualche trucco o altri modi per decarbossilare la cannabis? Se è così, fatecelo sapere, e se vi è piaciuto l’articolo non perdete l’opportunità di condividerlo, in modo che raggiunga più persone possibile.
È possibile realizzare questa ricetta con la Zkittlez Strain e Birthday Cake Strain
Ciao, io uso cannabis terapeutica con Thc 6% e CBD 9%, se viene indicato il thc vuol dire che è già decarbossilata?
Ciao Luisella,
Mi dispiace dire che non è decarbossilato.
Quei valori ti dicono solo la percentuale, ma devi attivarla.
Saluti
Dovendola usare per terapia su una malattia neurodegenerativa (demenza vascolare), la devo decarbossilizzare o non serve?
Ciao Sergio,
Puoi usare ceppi con CBD e decarbossilato oppure, puoi usare ceppi con THC e nessun decarbossilato.
Saluti
Mi sorge un dubbio. Se devo preparare un brownie la ricetta prevede una cottura in forno a 180°C per 20-25 min. Questo calore fornito non sarebbe già sufficiente?
Ciao Vincenzo,
Personalmente ti consiglio di decarbossilare comunque, ogni volta che cucini con la marijuana devi decarbossilare.
Saluti